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Giulio Roggero

 

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Giulio Roggero

Prima di partire per un viaggio cos’è che non deve mai mancare nel tuo zaino?

  • Il mio portatile: senza di esso mi sento sconnesso.
  • La mia borraccia: senza di essa non mi concentro.
  • Il mio zaino: altrimenti dove metto la roba?

Racconta l’esperienza che hai vissuto — non necessariamente in ambito professionale — che ti ha trasformato maggiormente e perché.

A dire il vero, non riesco a ricordare una esperienza singola, più importante di altre, che mi abbia trasformato. Vivo quasi quotidianamente almeno un’esperienza importante dove imparo e cambio; e, imparando cose nuove, anche molto piccole, ricevo importanti stimoli per migliorare.

Elenca tre valori su cui basi il tuo agire e la tua vita.

  • Concretezza: “scaricare a terra” le idee e l’energia. Fare in modo che le cose funzionino e creino valore.
  • Equilibrio: essere equilibrati nell’ascolto, nella valutazione e nell’azione.
  • Felicità: essere felici e rendere felici.

Qual è la cosa che ti piace di più del tuo lavoro?

Tutto! Mi piace pensare, fare, rilasciare e vedere che ciò che è stato pensato e fatto ha risolto problemi, creato emozioni e reso felici le persone. E questa attenzione alle persone vale anzitutto per me che realizzo sistemi IT.

Quale episodio legato alla tua professione vorresti che tutti conoscessero. Come mai pensi possa essere d’aiuto ad altri colleghi e perché?

Anno 2004: allarme la notte. Il sistema non funziona, ti colleghi per vedere cos’è, dopo un po’ va a posto da solo. Dici: “Dai, meno male… torno a dormire”. Il giorno dopo archivi il problema e non ci pensi più per mesi. Vai in vacanza, allarme di nuovo, stesso problema. VPN non va: prendi l’auto per andare al data center, 200 km. Arrivi e va a posto da solo, di nuovo. Morale: se c’è un problema non far finta che si risolva da solo perché prima o poi la paghi. Trovalo e sistemalo. Da quel giorno, fino a quando non capisco il problema alla base e non lo risolvo, è difficile che vada a dormire…

Aggiungi un aneddoto personale, di quelli che metteresti in fondo al CV — o all’inizio, dipende dai punti di vista — sotto la voce hobby e interessi.

Da giovane facevo canottaggio e ho vinto tre campionati italiani. Poi mi sono dato alla corsa e andavo bene (3′ 30” al km). Ora ho dovuto abbandonare lo sport per problemi fisici e mi sono dato agli hobby: giochi da tavolo come Bloodbowl, Magic The Gatering, Dungeons&Dragons, automodellismo dinamico, LEGO e programmazione. Di certo non mi annoio.